Quando si iniziano a perdere i capelli, specie se si è uomini si sceglie di rasarli, però quando si rasano a zero se si soffre di calvizie o di alopecia, si potrebbero notare delle zone vuote e senza capelli, e quindi si rischia di ottenere un effetto poco uniforme e poco folti.

In particolare potremmo notare una certa lucidità sulla testa nelle parti in cui non abbiamo capelli e zone più scure dove invece ancora li abbiamo.

Molto evidente diventa se portiamo i capelli rasati di 1 o 2 settimana, perché i pochi capelli che ricrescono fanno un certo effetto peluche.

Per riuscire a migliorare questa situazione e sopperire alla mancanza dei capelli è possibile però scegliere di sottoporsi a un trattamento di tricopigmentazione, che permette così di infoltire il capo e ottenere l’effetto uniforme che si desidera. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo in cosa consiste questo trattamento e perché sceglierlo per avere capelli rasati folti e uniformi.

Tricopigmentazione: un intervento che rende i capelli rasati uniformi

La tricopigmentazione, ci spiega Gianluca Garsia esperto in calvizie www.calvizielatina.it è una tecnica paramedica che si basa sulla dermopigmentazione del cuoio capelluto, questo non è un tatuaggio quindi non dura per sempre, ma ha una durata limitata nel tempo, a meno che non si decida di intervenire saltuariamente, circa una volta all’anno per mantenere l’effetto. La tricopigmentazione permette di ottenere un effetto rasato completamente naturale. Infatti, grazie a questa tecnica sembrerà di aver rasato i capelli, ma senza alcune chiazze chiare o vuote sul capo che dicevamo prima.

Gli applicatori impiegati per riuscire a lavorare sul capo non sono per nulla invasivi e soprattutto non rovinano i capelli preesistenti. Infatti, quando si utilizza questa tecnica l’impatto a livello dell’epidermide e superficiale al contempo se ci si affida a dei professionisti si ottiene anche un effetto che sia in linea con la morfologia del viso.

È un trattamento sicuro

Dal punto di vista della sicurezza, i pigmenti utilizzati sono totalmente certificati e sicuri e pensati appositamente per il cuoio capelluto. Questi pigmenti penetrano nella zona superficiale della pelle e sono in grado di creare l’effetto di una rasatura completamente naturale. Naturalmente, i pigmenti sono anallergici, quindi non danno allergia o prurito, inoltre come accennato questi non sono permanenti ma donano l’effetto desiderato per almeno sei mesi.

Si tratta di pigmenti di origine solo organica, a differenza del tatuaggio che ha elementi minerali indelebili e che possono non solo dare allergie ma anche portare alcune alterazioni del colore.

Ricordiamo infatti alcuni colori che virano al blu e alcuni al rosso, con la Tricopigmentazione non è possibile un cambio di pigmentazione.

La tricopigmentazione è semipermanente

Il trattamento di tricopigmentazione è semipermanente, dura circa 1 anno o qualche mese in più e poi tende a svanire, dissolversi, perché come spiegavamo prima i pigmenti sono naturali e vengono riassorbiti dal corpo umano.

Non consigliamo assolutamente la tricopigmentazione permanente con pigmenti da tatuaggio perché gli effetti indesiderati sono maggiori rispetto alla qualità che la tricopigmentazione semipermanente offre.

Come di effettua la tricopigmnetazione

Quando si sceglie di effettuarlo, viene realizzato in un paio di sedute e per svolgerlo è necessario impiegare degli strumenti appositi come il dermografo. Il dermografo è uno strumento nel quale si inseriscono dei pigmenti, questi poi vengono trasmessi da un ago molto sottile che li trasmette millimetro per millimetro sul cuoio capelluto.

Grazie a questo metodo è possibile ottenere un effetto puntiforme naturale che somiglia ai capelli rasati, non si prova dolore ma un certo fastidio che viene lenito da una crema anestetica. Il costo è ovviamente definito in base alla quantità di capelli da tatuare, maggiore è la zona, maggiore è il numero di capelli.