La psicoterapia non è altro che un percorso introspettivo che conduce una persona, una famiglia o una coppia all’incontro con uno psicoterapeuta prefissandosi lo scopo di superare un blocco in grado di impedire il normale svolgimento di una vita tranquilla e soddisfacente. Infatti, spesso, accade di essere soggetti a dei blocchi emotivi che incidono significativamente sul piano relazionale, lavorativo o anche comportamentale. Contrariamente a quanto si crede, è interessante sottolineare come la psicoterapia non vada ad intervenire solo sul disagio, in quanto identificabile in un enorme opportunità di crescita. Con essa, nello specifico, si intraprenderà la strada verso la piena comprensione di sè stessi, definendo le modalità di intendere la realtà ed il proprio essere. Riuscire a decodificare tali schemi metterà, senza dubbio, a mettere in discussione la personale visione delle cose nonché, di conseguenza, il comportamento di fronte ad esse. Si noterà, poi, un vero e proprio potenziamento delle proprie capacità non solo nel superare i problemi quotidiani.

Abbiamo intervistato il Dottor Danilo Maffei, psicoterapeuta a Firenze e Roma per capire meglio la psicoterapia e il ruolo dello psicoterapeuta.

Lo psicoterapeuta: chi è e che cosa fa

Uno psicoterapeuta è uno specialista del funzionamento psichico che laureato in medicina o in psicologia per poi iscriversi al relativo ordine professionale. Egli, dopo aver intrapreso un corso di formazione (teorico e pratico) in psicoterapia riconosciuto a livello statale e dalla durata di ben 4 anni, si occupa di fornire uno strumento conoscitivo indipendente atto a risolvere eventuali problematiche personali rimaste irrisolte. Inoltre, è importante sottolineare come tale figura professionale non possa prescrivere farmaci (non essendo un medico) e non abbia la possibilità di offrire servizi psicologici (come, ad esempio, il colloquio psicologico, la terapia psicologica, la somministrazione di test): tali operazioni, infatti, competono esclusivamente allo psicologo. La psicoterapia, nel dettaglio, diviene una prestazione sanitaria dal momento che viene erogata da professionisti come medici o psicologi a prescindere dalla qualifica di psicoterapeuta. In poche parole, il medico che decide di diventare psicoterapeuta utilizzerà la medicina per curare in quanto tale, mentre si avvarrà della psicoterapia in quanto psicoterapeuta. Allo stesso modo, lo psicologo che diventa psicoterapeuta utilizzerà la psicologia come psicologo e la psicoterapia in quanto psicoterapeuta. Queste appena descritte sono solo informazioni dettagliate finalizzate alla comprensione della differenza che intercorre tra le varie figure professionali. Un buon psicoterapeuta, prima di tutto, deve avere l’abilità di instaurare e costruire una solida relazione col proprio paziente, concordando con lui lo specifico obiettivo terapeutico da raggiungere. Sempre pronto a dare consigli e suggerimenti quando richiesti, talvolta, si lascia anche coinvolgere dalle problematiche e dallo stato d’animo del paziente riuscendo, comunque, a restare obiettivo. L’appoggio che va a fornire, infine, è finalizzato ad aiutare a sviluppare le abilità sociali nonché a sfruttare le risorse.

Gli strumenti della psicoterapia: i casi in cui è utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta

I motivi che possono spingere un soggetto a rivolgersi ad uno psicoterapeuta possono essere molteplici come, ad esempio:

  • l’abuso nonché la dipendenza da sostanze stupefacenti;
  • dipendenza affettiva;
  • dipendenza gioco d’azzardo;
  • disturbi del sonno;
  • disturbi d’ansia (fobie, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo);
  • difficoltà relazionali, lavorative o familiari;
  • disturbi dell’umore (depressione, bipolarismo);
  • disturbi della personalità;
  • malessere generalizzato.

La psicoterapia, essendo diretta al raggiungimento di un’espressione personale piena ed autentica per vivere in maniera soddisfacente e tranquilla, vede come fondamentale strumento di lavoro il sitting che risulta essere la cornice di lavoro del professionista stesso. Esso, in particolare, comprende:

  • la durata complessiva della seduta;
  • l’onorario;
  • la presenza del paziente.

Quelli appena elencati rappresentano degli elementi essenziali del mestiere in esame, il quale si basa sull’ascolto e sulla valutazione dei processi psichici, sia consci sia inconsci, mediante le narrazioni e l’interpetazioni fornite dal paziente. In terapia, dunque, il professionista cerca di coinvolgere e stimolare i pazienti sia sul piano emotivo sia su quello cognitivo, in modo che essi possano così ampliare la visione che hanno delle cose, la quale spesso si rivela limitata e rigida.

Gli obiettivi della psicoterapia: un percorso di benessere e cambiamento

La psicoterapia, spesso, viene vista come la soluzione di ogni male esistenziale. Essa, nello specifico, ha due obiettivi fondamentali, ovvero:

  • quello di imparare a conoscere sè stessi;
  • quello di cambiare.

Talvolta, infatti, potrebbe capitare che manchi una consapevolezza emotiva di quelli che sono i propri desideri più profondi: ciò, inevitabilmente, comporta delle difficoltà soprattutto dal punto di vista relazionale. Il percorso che si intraprende è, dunque, diretto all’elaborazione di momenti difficili vissuti così da eliminare quelle parti che ostacolano una vita più serena anche sul piano lavorativo e familiare. L’ansia rientra tra le problematiche di cui sempre più spesso si sente parlare nella nostra società. Essa va a connotare uno stato di salute mentale più o meno grave allorquando è accompagnata anche da attacchi di panico. Soprattutto tra i più giovani, purtroppo, non mancano complessi legati all’autostima e all’accettazione di sè, oltre che alla confusione circa i propri progetti futuri. Ebbene, tali stati risultano, quasi sempre, caratterizzati da disturbi alimentari, della personalità, dell’attenzione, dipendenze, iperattività: queste situazioni rendono, quindi, necessario l’intervento di uno specialista, il quale promuoverà benessere e cambiamento.