«Quando cantano, quando piangono gli altri siamo noi. Siamo noi, siamo noi (in questo mondo gli altri siamo noi). Quando nascono, quando muoiono gli altri siamo noi…» così recita un celebre brano di Umberto Tozzi. Abbiamo voluto citarlo per parlare della Giornata Mondiale dei donatori di sangue, promossa dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – nel 2004: grazie alle donazioni di sangue anonime e sicure di milioni di persone, migliaia di vite vengono salvate ogni giorno. Tuttavia la possibilità di ricevere una trasfusione di sangue, che sia sicura o no, varia enormemente da un Paese all’altro: i bisogni del 18% della popolazione mondiale monopolizzano il 60% dell’offerta mondiale, lasciando il restante 82% senza copertura soddisfacente.

Come affermato dal dott. LEE Jong-wook – nel 2004 direttore generale dell’OMS – «la sicurezza del sangue è un’esigenza fondamentale nei sistemi sanitari di tutti i Paesi, e i 192 Stati membri hanno recentemente accettato di celebrare ufficialmente la Giornata mondiale del donatore di sangue ogni anno per contribuire ad aumentare la consapevolezza della necessità di sangue sicuro e donatori sicuri».

 

La Giornata Mondiale del donatore di sangue costituisce, quindi, sia un’occasione di riflessione sull’importanza di donare il sangue, sia un’opportunità per ringraziare tutti i volontari e i regolari donatori di sangue in tutto il mondo.

 

Come abbiamo detto, in tutto il mondo 8 persone su 10 non hanno accesso alla sicurezza del sangue e il mondo ha bisogno di sangue nuovo. Quasi tutti possono aiutare a salvare vite umane, diventando donatori o, se ciò non è possibile per ragioni mediche, fornendo aiuto volontario nei giorni di raccolta del sangue.

Se hai deciso di donare il sangue per una ragione specifica, o vuoi semplicemente dare una mano, sarai curioso di sapere cosa aspettarti. Sul perché donare il sangue e sull’importanza di farlo non abbiamo molto altro da aggiungere, se non che si tratta di un gesto semplice e sicuro che può fare una grande differenza nella vita delle persone. Sapere cosa aspettarsi prima, durante e dopo la donazione può aiutarti a prepararti per il processo e noi siamo qui apposta per svelartelo!

 

Come diventare donatore di sangue, come e dove farlo: le nostre risposte alle domande più comuni.

Premettendo che le donazioni di sangue aiutano qualcuno una volta ogni 2 secondi, e che è molto possibile che conoscerai almeno una persona che ha bisogno di sangue o ne ha avuto a un certo punto della sua vita, abbiamo pensato di aiutarti a compiere con cognizione di causa la tua scelta, preparando un piccolo elenco delle principali condizioni per donare il sangue.

Vediamo insieme, allora, come si diventa donatori di sangue, chi può donare il sangue e dove andare per donare il sangue.

Innanzitutto, per donare il sangue requisiti essenziali sono:

  • Un’età compresa tra i 18 e i 60 anni per la prima donazione. Chi è già donatore può superare il limite dei 65 anni in relazione ovviamente allo stato di salute in atto e alla valutazione cardiologica;
  • Un peso non inferiore a 50 kg indipendentemente dalla statura o dalla costituzione;
  • Una pressione arteriosa compresa tra 110 e 180 mm di mercurio – Sistolica o Massima – e tra 60 e 100 mm di mercurio – Diastolica o Minima.

 

Fra le altre regole per donare il sangue, va considerato soprattutto lo stato di salute. In particolare, le condizioni per donare il sangue che vanno assolutamente rispettate sono:

  • Non soffrire di malattie croniche: diabete, malattie autoimmuni, tumori maligni;
  • Non avere mai avuto Epatite C, sifilide, comportamenti a rischio di malattie trasmissibili sessualmente e uso di sostanze stupefacenti;
  • Infezioni da Epatite A e B sono da rivalutare dopo guarigione clinica ed esami;
  • Non aver avuto malattie nelle ultime due settimane, anche se di lieve entità: influenza, bronchite, polmonite, herpes labiali;
  • Non aver assunto nella settimana precedente la donazione antidolorifici e aspirine, nelle due settimane precedenti antibiotici o antibatterici. Si possono regolarmente assumere preparati vitaminici e pillola anticoncezionale;
  • Non essere stati sottoposti a interventi chirurgici negli ultimi 4 mesi; comunque è necessario documentare il ricovero con lettera di dimissione e/o cartella clinica. I piccoli interventi locali vengono rivalutati dal medico;
  • Portare qualsiasi documentazione di tipo sanitario precedente: cartelle cliniche per interventi pregressi, eventuali esami del sangue o strumentali eseguiti in passato;
  • Non aver subito esami endoscopici negli ultimi 4 mesi: gastroscopia, colonscopia, artroscopia etc., di cui va comunque prodotta la documentazione;
  • Non aver effettuato viaggi o soggiorni in zone tropicali negli ultimi 3 mesi; 6 mesi se si tratta di zone malariche;
  • Non aver soggiornato nel Regno Unito per più di 6 mesi – nel totale dei soggiorni – dal 1980 al 1996 e non essere stati trasfusi nel Regno Unito.

Dove donare il sangue? Semplice, presso i centri trasfusionali dell’AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue – presenti in ogni città di ogni regione italiana. I Centri Trasfusionali sono aperti solo nelle prime ore del mattino: ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta perciò per legge una giornata di riposo retribuita e i contributi pensionistici. In tali casi il Centro Trasfusionale rilascia un foglio giustificativo per il datore di lavoro, valido per la giornata di riposo collegata alla donazione di sangue.

Prima di ogni donazione, il donatore – o aspirante tale – è tenuto a compilare un questionario finalizzato a conoscere il suo stato di salute, presente e passato, e il suo stile di vita.

Se desideri diventare donatore di sangue puoi prendere contatto con la sede AVIS a te più vicina.

 

Ti stai chiedendo se donare il sangue fa bene o male? Fa bene donare il sangue, altroché! E ti spieghiamo subito le due ragioni principali che stanno alla base della nostra affermazione: innanzitutto è una necessità per assicurare le cure agli emofiliaci, per i trapianti degli organi, per curare gli ustionati, per ricavare dal plasma i cosiddetti farmaci salvavita. Donare un po’ del proprio sangue dovrebbe essere considerato un atto di civiltà e un dovere morale per chi è in buona salute. Recarsi, almeno una volta all’anno, in una struttura del Paese dovrebbe essere sentito come un atto d’amore verso chi manca di qualcosa d’importante. Ogni giorno, in Italia, migliaia di persone sopravvivono grazie a un gesto così semplice ma così importante. Non dovremmo indugiare, perché certe cose non accadono solo agli altri: gli altri siamo anche noi, come abbiamo detto!

In secondo luogo, fa bene donare il sangue perché lo si fa non solo per la salute altrui. Ormai non ci sono dubbi: i benefici valgono anche per quella propria. Donare il sangue, come fanno ogni anno 1,7 milioni di italiani, è una scelta che contribuisce a migliorare la salute anche di chi compie il nobile gesto: maggiore attenzione alla prevenzione, via libera all’adozione di stili di vita più sani, nuovi rapporti sociali da coltivare. Recarsi con regolarità in un centro trasfusionale aiuta a salvare le vite degli altri e a prendersi un po’ più cura della propria!

 

Ogni quanto si può donare il sangue? Si può donare il sangue con il ciclo? Si può donare il sangue con i tatuaggi? Chiariamo ogni dubbio.

Senza entrare troppo nei dettagli squisitamente tecnici – come la differenza tra sangue intero e plasma – che ti saranno spiegati dal personale competente dell’Avis, la risposta generale alla domanda ogni quanto si può donare il sangue è che l’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni. Di norma, gli uomini possono donare sangue intero 4 volte l’anno, mentre le donne 2 volte l’anno. Per il plasma, per legge si può donare ogni 15 giorni, anche se spesso viene consigliato di farlo solo una volta al mese.

 

Per quanto riguarda le donne, una delle domande più comuni è: si può donare il sangue con il ciclo mestruale? No, non si deve avere il ciclo mestruale in corso: è consigliato, anzi, lasciar trascorrere alcuni giorni dalla fine del ciclo. Inoltre, le donne non devono aver avuto parti negli ultimi 12 mesi o interruzioni di gravidanza negli ultimi 6 mesi.

 

Spesso, poi, si sente dire che chi ha i tatuaggi non può donare il sangue. Si tratta senz’altro di una leggenda metropolitana! O meglio, chi ha i tatuaggi può donare il sangue, rispettando, però, alcune condizioni per donare il sangue: più nello specifico, se vuoi donare il sangue, non devi aver fatto tatuaggi, né agopuntura, né fori ai lobi, né piercing vari nei 4 mesi precedenti la donazione.

 

A questo punto siamo certi ti interesserà anche sapere cosa mangiare prima di donare il sangue e cosa non fare prima di donare il sangue. Quanto al primo punto, non è indispensabile essere completamente a digiuno: è possibile assumere caffè o tè moderatamente zuccherati ed eventualmente mangiare qualche biscotto secco o fetta biscottata; l’importante è non aver fatto colazione con cibi grassi, dolciumi, latte o altri prodotti da esso derivati.

Riguardo, invece, a cosa non fare prima di donare il sangue, il giorno precedente la donazione non fare importanti sforzi fisici; evita, altresì, di donare dopo aver appena terminato un lavoro notturno. La sera precedente ti consigliamo un pasto normale senza abusi di bevande alcoliche o eccessi alimentari.

Infine, desideriamo informarti che la donazione tradizionale, ossia il prelievo di sangue intero – in media di 450 cc –  ha una durata di circa 6-10 minuti, mentre la procedura per la donazione di plasma – Plasmaferesi – o di globuli rossi – Eritroaferesi – richiedono poco più di 40 minuti. Una donazione di piastrine – Citoaferesi –  dura invece circa un’ora.

Sottolineiamo, inoltre, che tutti i prelievi di sangue sono assolutamente innocui per il donatore.

Speriamo di averti dato un quadro abbastanza completo di come diventare donatore di sangue e di quando non si può donare il sangue, invece, per alcuna ragione.

Aggiungiamo solo che, se per qualche motivo non potessi donare il sangue, puoi fare comunque molto per aiutare l’AVIS: per esempio, puoi prenderti l’impegno di parlare dell’importanza di donare il sangue e di farlo fare a qualcun altro al posto tuo; che si tratti di un amico, un parente, il partner, un figlio, un collega, siamo certi ti ascolteranno sicuramente. A questo punto il gioco è fatto: fagli compilare la domanda di adesione all’AVIS e accompagnalo al centro trasfusionale. Vedrai, dopo aver donato, ti ringrazierà! E quindi via con un altro amico: perché i donatori sono come le ciliegie, uno tira l’altro!